IL PROGETTO FILOSOFICO
Secondo Aristotele, ogni disciplinaa ha oggetto, metodo e fini specifici, non riconducibili a quelli delle altre.
Aristotele, a differenza di Platone, aspira ad un’interpretazione universitaria e razionale della realtà; egli dice che questo è il compito proprio della filosofia, che deve rintracciare il senso umanitario del mondo nelle varie discipline.
In Aristotele le scienze si presentano allineate secondo un’organizzazione lineare e orizzontale.
Egli le classifica in tre grandi aree:
- L’area delle scienze teoriche o conoscitive, dunque della conoscenza disinteressata, che ha come fine solo la comprensione di come è fatta la realtà
- L’area delle scienze pratiche, che indica l’azione morale, intenzionale e tipicamente umana.
- L’area delle scienze produttive e poetiche, che allude al “fare” e al “produrre”, quindi all’ambito dell’arte e della tecnica.
LE SCIENZE TEORICHE
Queste scienze comprendono la matematica, la fisica e la filosofia.
Queste hanno come oggetto il necessario, quindi “ciò che non può essere diverso da com’è.”
E hanno come scopo la conoscenza disinteressata della realtà e come metodo hanno quello dimostrativo.
LE SCIENZE PRATICHE E PRODUTTIVE
Queste scienze perseguono la conoscenza in vista di un fine utile: il loro oggetto è il possibile, quindi “ciò che può essere diverso da com’è” e il loro metodo non è dimostrativo.
Le scienze pratiche comprendono l’etica e la politica e servono a guidare e orientare il comportamento e la condotta degli uomini verso la felicità individuale o collettiva.
Le scienze poetiche tendono a realizzare un prodotta che avrà una vita autonoma rispetto al soggetto che lo produce e comprendono le tecniche delle “belle arti”.
Aristotele propone un lungo elenco di queste arti ma si sofferma in particolare sulla retorica e sulla tragedia, e accenna alla commedia.
- Arti architettoniche, plastiche e figurative, che usano materia e colore per realizzare i loro manufatti.
- Arti che si esprimono mediante la voce, cioè la musica e la poesia.
- Arti che si esplicano attraverso il movimento, cioè la danza.
- Arti che producono i discorsi persuasivi, cioè la retorica.
Queste arti hanno in comune il fatti di essere rivolte a oggetti non necessari ma possibili, in quanto sono libere creazioni dell’uomo.
Sara Keller IIIB
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