ANASSAGORA E LA TEORIA DEI SEMI
- semi ⇒ particelle piccolissime e invisibili di materia che danno origine a tutte le cose visibili.
Anassagora afferma che: ≪tutto è in tutto≫ in ogni cosa troviamo semi di ogni altra cosa.
Se quando mangiamo pane e beviamo acqua ci crescono peli, le unghie e le ossa, bisognerà dedurre che nel pane e nell'acqua c'erano i semi delle ossa, delle unghie e dei peli.
Inizialmente egli diceva che ≪tutto era uno≫ e che quindi i semi erano confusi tutti assieme, successivamente avvenne il processo di differenziazione e separazione degli elementi, per cui la realtà è diventata ciò che è oggi, molteplice e
variegata.
- Bisogna considerare anche che in tutte le cose permane una base comune e unitaria, costituita da infiniti elementi invisibili.
NOÚS
Per spiegare l'origine dell'universo, Anassagora ricorre all'azione di questa forza, il Noús, l'intelligenza ⟹ questa determina il movimento
L'intelligenza di Anassagora è un intelligenza illimitata, dotata di forza propria.
La sua funzione consiste nel dare forma al caos indistinto originario.
Secondo Anassagora, l'intelligenza ha causato un movimento tempestoso nel caos primordiale in cui i semi erano congiunti in maniera confusa.
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questo vortice ha prodotto la separazione degli elementi opposti (caldo, freddo; luce, oscurità).
PRIMO MODELLO DEL SAPERE SCIENTIFICO
Anassagora sottolineava la stretta connessione fra l'esperienza sensibile e l'intelligenza.
Inoltre egli riflette su quanto siano importanti e significative le mani negli uomini, dicendo che se non avessimo le mani per lavorare e agire sulla natura, non avremmo raggiunto livelli di civiltà cosi alti.
Egli dice ≪l'uomo è il più intelligente degli animali proprio perché ha le mani≫
Primo modello del sapere scientifico:
- il processo conoscitivo inizia dall'esperienza concreta, grazie al cervello che ci permette di elaborare le sensazioni percepite dai sensi
- interviene poi la memoria, che rende queste sensazioni stabili.
- poi l'intelligenza che interpreta i dati e formula le ipotesi.
- infine, il sapere pratico e operativo, grazie al quale le cose diventano oggetti della nostra manipolazione e trasformazione.
Sara Keller 3b