venerdì 26 gennaio 2018


SOCRATE E LA CULTURA DEL DIALOGO

Socrate nacque ad Atene nel 469 a.C.
Egli non scrisse nulla e quindi non lasciò 
testimonianze di sé ma visse in un clima difficile in cui le classi conservatrici guardavano con ostilità i sofisti, l'insieme dei filosofi e anche la nuova classe politica formatasi alla luce delle loro dottrine.

Indipendentemente dall'aspetto esteriore, quest'uomo aveva un animo bello, nobile, coraggioso e forte.
Egli fu condannato a morte ad Atene durante un periodo di restauro della democrazia nella città.
La condanna avvenne perché il potere avvertiva, in un uomo popolare come lui, una grave minaccia.
Egli fu accusato di non onorare gli dei della sua città e di aver corrotto i giovani; accuse che celavano appunto la forte preoccupazione del nuovo governo nei confronti di questo personaggio.

Da parte di strati molto ampi della popolazione, verso gli intellettuali, c'era un sentimento di rancore ed ostilità che considerava i filosofi responsabili dello stato di crisi della polis.

La condanna però fu eseguita dopo un mese e quel periodo di attesa, Socrate lo passò serenamente, conversando con gli altri e rifiutandosi di evadere.
Ma l'ultimo giorno, dopo essersi lavato per giungere puro all'ora decisiva, egli bevve la cicuta.

Socrate era l'uomo più saggio perché sapeva di non sapere
Egli insegnava a non accettare mai idee e giudizi senza prima essersi interrogati a fondo sul loro significato.
Socrate voleva dimostrare a coloro che si reputavano sapienti che non lo erano affatto, in quanto non conoscevano in profondità ciò di cui parlavano.




Il suo metodo si componeva di due momenti fondamentali: l'ironia e la maieutica.

IRONIA.
Dialogando con i suoi interlocutori, Socrate li chiedeva di pronunciarsi su un particolare tema, dichiarando di no conoscere l'argomento in questione.
poco per volta, infatti, si scopriva che anche l'interlocutore, non sapeva realmente che cose fosse ciò di cui stava parlando.

MAIEUTICA.
Qui lo scopo era quello di far capire quanto fosse importante ricercare sempre ed incessantemente la verità.
Egli affermava di svolgere lo stesso lavoro della madre, che era una levatrice, con la differenza che egli faceva partorire le menti e non i bambini.

  • Socrate non poteva proporre nuove conoscenze.
  • La sua missione consisteva nel mettere alla prova i giovani.
  • Il contesto educativo era quello del dialogo tra amici. Perché il dialogo conseguisse gli esiti desiderati era necessario che ci fosse fiducia reciproca e una comune aspirazione alla verità.

Socrate concepiva la sua missione ad un invito a ragionare.
Egli non intendeva l'istruzione come un trasferimento di concetti e nozioni dalla mente dell'insegnante a quella dell'alunno, bensì come uno strumento per aiutare a riflettere e trovare una soluzione personale ai problemi.

Socrate affermava che chi conosce il bene non può commettere il male.





Sara Keller 3B




martedì 9 gennaio 2018


  PROTAGORA

Protagora è il pensatore più originale del movimento sofistico.
celebre in Grecia per la sua eloquenza.

A lui la tradizione attribuisce la seguente affermazione, secondo la quale l'uomo è misura di tutte le cose, delle cose che sono in quanto sono, delle cose che sono in quanto non sono."

Ma vi sono diverse interpretazioni di questa frase.
  1. in una "uomo" potrebbe essere inteso come l'individuo singolo.
  2. nell'altra potrebbe essere inteso come "umanità", "genere umano"
  3. e nell'ultima come "civiltà" o "popolo".
Ciò che ne emerge perciò  che con esiste una verità assoluta, valida per tutti, ma si devono ammettere diverse interpretazioni delle cose a seconda dei punti di vista.
Infatti, non vi è una legge universale e naturale che stabilisce ciò che è giusto e ciò che è ingiusto, che cos'è bene e che cos'è male.

Ciò non significa che non ci possa essere un criterio di giudizio, e questo criterio per Protagora è l'utile, inteso come ciò che si concorda essere il bene del singolo e della comunità.
Da questo punto di vista la parola assume un ruolo fondamentale come strumento per raggiungere il consenso.

Protagora inoltre mirava a "rendere più forte l'argomento più debole".




Sara Keller 3B


I SOFISTI

I sofisti erano degli insegnanti a pagamento
Con loro infatti l'esercizio del sapere diventa un mestiere.

"sofista" = sapientissimo.
Gli esponenti più significativi del movimento sofistico furono Pitagora, Gorgia e loro successori, Prodico, Ippia e Antifonte.
A rappresentarne la decadenza furono invece gli eristi.
I sofisti esprimevano una libertà di spirito e un'attitudine a utilizzare la ragione in tutti gli ambiti.

Il loro fine principale è quello del sapere, come unico fondamento della virtù.
Si trattava di una virtù adatta al clima culturale e 

  • coincideva con la capacità di vivere in società, 
  • di saper partecipare ai pubblici dibattiti, 
  • di essere in grado di convincere gli altri della propria idea, 
  • di assumere decisioni rapide e condivisibili.
Una virtù che da una parte comportava il confronto civile e politico e dall'altra la padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola.

I sofisti mirano anche a formare i giovani e ad offrirli un sapere che abbia un risvolto pratico e operativo.







Sara Keller 3B

martedì 2 gennaio 2018


IPPOCRATE  
E LA MEDICINA SCIENTIFICA


Ipocrite, di Cos, fu il medico più famoso della sua epoca 
e fondò la scuola di medicina di Cos.
L'importanza della sua scuola risiede nel metodo seguito 
per la cura delle malattie, il quale assume prima di tutto 
l'analisi empirica e procede, attraverso l'osservazione dei risultati, 
alla definizione della terapia adeguata.



Il merito principale di questa scuola era quello di non perdere mai di vista la totalità del fenomeno della malattia o della salute.
Il medico doveva tenere conto sia dell'ambiente naturale sia di quello etico-politico.

Importante era la anamnesi, o ricostruzione della storia passata del paziente.
La medicina ippocratica cercava di spiegare e di curare il singolo organo, senza tralasciare il passato e il futuro.
Il tutto doveva avvenire con la collaborazione attiva fra medico e malato. 





                        Sara Keller 3B

DEMOCRITO

Democrito, di Abdera, 
vuole risolvere il conflitto tra dottrine di mutamento e dottrine di permanenza elaborando una visione materiale dell'universo, che terrebbe insieme mutamento e permanenza.
Egli riteneva elementi originari dell'universo gli ATOMI, particelle minime ed indivisibili di materia di cui tutte le cose sono costituite.


Particelle infinite ed identiche tra loro ma diverse in forma e dimensioni, che grazie alla loro aggregazione e disgregazione determinano la nascita e la morte di tutte le cose. 
Gli atomi possono aggregarsi in differenti modi e grazie a questo creare cose diverse e mutevoli.

Essi sono elementi semplici, indivisibili, ingenerati ed eterni, uniformi, immutabili.


Democrito oltre a riconoscere l'atomo e quindi l'essere, doveva riconoscere il non essere; determinato secondo lui dal nulla assoluto.

La concezione del mondo di Democrito è 
  • meccanicistica, in quanto spiega tutti i fenomeni mediante processi fisici.
  • deterministica, poiché tutto cio che accade nell'universo è dato da una causa.
  • materialistica, perche non ammette nessuna realtà se non la materia.
  • atea, esclude ogni ipotesi di Dio.
Inoltre denutrito suddivide il metodo scientifico in tre momenti distinti:
  • la conoscenza sensibile, conduci cogliamo le cose cosi come ci appaiono.
  • l'elaborazione intellettuale dei dati dell'esperienza.
  • la formulazione di una legge che spiega i fenomeni in modo razionale.


Secondo le teorie di Democrito esistono una conoscenza "oscura" e una "genuina": la prima è quella della conoscenza sensibile, la seconda è quella assumiamo grazie all'intelletto.


Restando in tema con la sua ipotesi, Democrito delinea anche una storia naturale dell'umanità, secondo la quale all'origine della vita c'è l'acqua, 
secondo cui il linguaggio ha una natura convenzionalistica a e che quindi è frutto di un accordo tra gli uomini sulle parole da utilizzare per designare le cose.

per Democrito il bene più prezioso è la felicità. 😃😃😃😃😃




Sara Keller 3B