ERACLITO E L'ESPERIENZA DEL DIVENIRE.
Eraclito visse nella città di Efeso.
Egli negava di aver avuto dei maestri e affermava di aver conquistato da se la propria sapienza.
Nella tradizione è rappresentato come discendente della stirpe reale.
Dalla sua unica opera intitolata intorno alla natura ci restano solamente frammenti: aforismi brevi ed enigmatici che gli valsero l'appellativo di "oscuro".
La sua riflessione veniva rappresentata da:
-il flusso universale;
-il lógos e la legge dei contrari.
IL FLUSSO UNIVERSALE
c'è conflitto nella città, nella natura: con il continuo alternasi di elementi contrari, come acqua, fuoco e aria.
->tutto muta incessantemente.
Secondo Eraclito "tutto scorre" ("Panta Rei").
Inoltre, egli identificava il principio primo con il fuoco, elemento mutevole e distruttore per eccellenza.
IL LÓGOS E LA LEGGE DEI CONTRARI
Stando a quanto pensato dal filosofo di Efeso, dietro alla scissione e la trasformazione delle cose si nasconde un ordine razionale visibile soltanto agli uomini saggi, cioè i filosofi,"gli svegli", e non a quelli considerati "i dormienti".
Per Eraclito l'indipendenza e l'inscindibilità dei contrati è la legge fondamentale dell'universo e per sottolineare l'intrinseca razionalità egli la indica con il logos ("ragione").
Sara Keller 3B
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